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L’Etica di Catarra

settembre 3, 2010

Le auto hanno i colori. Quella degli operai è grigia e affollata. Si viaggia in quattro, in cinque per risparmiare. Tutti sulla stessa auto, nelle città di mare, si dice tutti sulla stessa barca. Quella dei precari è a forma di biglietto da obliterare ( parola che mi ha sempre fatto paura). Praticamente sempre in ritardo, in sciopero, affollata, sudata, si chiama pendolo nel senso di Tempo e di una vita appesa alla maniglia di un tram.Quella dei politici è blu. Super accessoriata. Il governatore Chiodi e il sindaco Brucchi hanno un Audi A6. Ottimo acquisto secondo la bibbia “Quattroruote” con un quattro stelle come tenuta di valore nel tempo. Quattro stelle, ovvero, molto sopra la media. Avevamo scritto di un’altra auto senza colore. La misteriosana Phaeton Wolkswagen. Avevamo parlato dell’Ass. Marconi, abile venditore di auto Wolkswagen. Abbiamo parlato dell’auto del Presidente della Provincia di Teramo Catarra, che unico tra gli amministratori di enti locali, ha scelto questa costosissima berlina tedesca. Le domande sarebbero tante, moltissime come i dubbi. Abbiamo letto con piacere l’ottimo articolo de Il Direttore de La Città, Antonio D’Amore. Altre domande. Vediamo. Sarà stato fatto un bando pubblico per l’acquisizione dei migliori preventivi? Perchè  l’acquisto di una simile Berlina, che viene giudicata con una sola stella da “Quattroruote”, ovvero, molto al di sotto della media. Ciò significa che il giorno dopo l’acquisto, i cittadini della provincia di Teramo, perdono dei soldi. Nel frattempo in ogni discorso, sotto ogni forma, dialettale, verbale, vergata, il Presidente Catarra, predica morigeratezza, parsimonia, etica e morale. Poi una simile spesa. La Corte dei Conti saprà sovrintendere di lignaggio.Abbiamo scoperto il colore. L’auto di Catarra è rossa di vergogna. Come la mela avvelenata di biancaneve o le gote del vice presiDENTE Rasicci.  Una volta per giudicare una persona , si solava, scusate, si soleva dire” Comprereste un auto usata da quest’ uomo?”.

Giancarlo Falconi

La Te.Am, l’antimafia e l’Enerambiente

Maggio 28, 2010
Questa è la storia di Teramo e della propria partecipata pubblica per la raccolta dei rifiuti, per i servizi museali, per i servizi cimiteriali, per i bollini blu delle caldaie, per molto altro, tanto altro. Questa è la storia della Te.Am e  del suo socio privato, L’Enerambiente e dell’antimafia, di una magistratura lenta ma costante, che arriverà a dirimere il bandolo della matassa di società e fallimenti e scissioni e nuove nate, linde e pulite.  Perché l’antimafia si dovrebbe occupare della Te.Am  di Teramo? Perché la procura di Teramo indagando sul Cirsu, si troverà ad indagare anche sulla Te.Am? La Teramo Ambiente Spa è una società misto pubblica privata costituitasi il 25 novembre 1995 con un capitale sociale di 1.291.000 euro. In origine era partecipata al 51% dal comune di Teramo e al 49% dal socio privato, la Slia Spa di Roma.

La Slia Spa faceva parte della Holding di Manlio Cerroni, l’ottavo imperatore di Roma.  Cerroni è il re delle discariche romane e in molte altre regioni italiane. Un abile ottuagenario in grado di dominare e dirigere la politica romana. Francesco Rando è un suo fido collaboratore. Responsabile della Giovi s.r.l per la gestione della discarica di Malagrotta di cui Cerroni è proprietario. Rando è stato condannato a un anno di reclusione, 15 mila euro di ammenda nonché al risarcimento dei danni morali e patrimoniali da liquidarsi in sede civile a favore di alcune delle parti lese costituitesi al processo. Si tratta in particolare del gruppo Verdi ambiente e società, di due comitati cittadini di Malagrotta e del Wwf. Motivo della condanna, lo smaltimento «senza alcuna autorizzazione” di “rifiuti pericolosi derivanti dal trattamento chimico-fisico del percolato e dei fanghi conferiti dall´Acea nell´ottobre 2004», in violazione dei decreti legislativi 22/97 e 36/2003. Rando è accusato di aver violato, nel maggio 2005, le procedure di ammissione in discarica «di rifiuti speciali senza che vi fosse la documentazione e senza alcuna verifica degli stessi rifiuti, di cui Rando sarebbe anche stato produttore».

Nel 2007 viene costituita un’altra società la Te.Am Tec spa, nata per scissione è partecipata dal 60% dalla Te.Am  e dal 40% dalla Deco Spa (quest’ultima di proprietà Di Zio e famiglia, indagati per associazione a delinquere, corruzione, truffa e abuso di ufficio). La Te.Am Tec Spa si occupa della costruzione di nuove tecnologie (termovalorizzatori, Bioessicatori) inattiva dalla nascita, 2007. Ma torniamo al socio privato della Te.Am la Slia . Negli anni 2000/2001 fu venduta dal gruppo Cerroni all’immobiliarista e amico Stefano Gavioli, che pone la Slia in liquidazione forzata negli anni 2005/2006. Il 30/04/2007 la Slia Spa viene scissa in Slia Spa, Slia Tecnologies, Enerambiente Spa. Nell’anno 2007 vengono incorporate in Enerambiente insieme alla  Società Meridionale discariche ARL. L’Enerambiente diventa  senza nessun bando pubblico a gettata europea come prevede la legge, il nuovo socio privato della Te.Am. La  liquidazione della Slia  fu condotta dall’attuale AD della Te.Am,l’ Avv. Giovanni Faggiano, condannato in primo grado per favoreggiamento in un caso di tangenti nel Brindisino. Nel frattempo la Slia fu interdetta per antimafia dal Prefetto di Napoli Pansa e la stessa Enerambiente è sotto “osservazione” per essere riconducibile ad un personaggio, A. D. O., indicato quale anello di congiunzione tra il clan D’Alessandro di Castellammare di Stabia e la Sacra Corona Unita”.

La giunta Brucchi ad eccezione degli assenti, Di Stefano, Luzii, Di Sabatino, con il voto dei  consiglieri di maggioranza, ha approvato l’assegnazione dei servizi museali e cimiteriali, nonostante un verbale negativo del Ministero dell’Economia, nonostante che il parere dell’avvocatura del comune di Teramo, si basasse sul vecchio socio,la Slia e non sul nuovo, L’Enerambiente,come riportato sulla delibera di Giunta. Una forzatura o sicurezza sui tempi della giustizia? Perché il progetto iniziale era di affidare i servizi per undici anni e poi, dopo ore di discussione politica e non,  si è passati a cinque anni?  Intanto nel teramano è scoppiato il caso discariche. La discarica La Torre sarà oggetto di esami accurati perché si sospetta che ci siano dai 600.000 ad un milione di metri cubi in più di immondizia provenienti da altre regioni,  mentre di recente sono stati consegnati quattro avvisi di garanzia per reati amministrativi e traffico illecito di rifiuti, a quattro dirigenti del Cirsu: il consorzio intercomunale per la raccolta rifiuti che raggruppa sei comuni. Il PM, Roberta D’Avolio, sospetta che nell’impianto di Grasciano siano stati smaltiti rifiuti senza autorizzazione.  Ma cosa c’entra la Teramo Ambiente con il Cirsu? Nel 2008 sotto la Presidenza di Venturoni, la Teramo ambiente entra in Sogesa con 40.000 euro per le acquisizione del 10% di Aia (Abruzzo Igiene Ambientale) e il 5% di Sogesa, versando anche 230.000 di euro a copertura parziale del debito in Sogesa. Nel corso del 2008 è stata deliberata la procedura di fusione per incorporazione della società Cirsu Patrimonio nella Cirsu Spa, allo scopo di riunire le due società pubbliche in una, demandando la gestione completa del polo tecnologico alla Sogesa spa; procedura conclusasi con atto notarile repertorio n. 33774, raccolta n. 9311 con effetto dal 21.10.09.

Il tutto porterà alla costruzione e gestione di un’altra Grasciano. Un’altra discarica da riempire prima del tempo? Caratteristica del Gruppo Cerroni. A Roma  la discarica Malagrotta doveva essere attiva fino al 2018 e invece siamo al secondo gigantesco impianto.  La politica a Teramo sta cambiando tra giochi di ruolo e personaggi. Giovanni Cavallari, Gianguido D’Alberto e il lavoro incessante e coriaceo di Leonardo Codirenzi. Partito democratico e IDV? No semplicemente anime di partito ma forze e motori di passione per un’inchiesta che ha molti padri e un solo traguardo: La verità. Nell’attesa del parere dell’Antitrust… e degli avvisi dell’Antimafia, l’aria al Comune di Teramo è sempre più pesante, talmente pesante da essere un possibile nuovo sito…di-scaricati della politica.

Giancarlo Falconi

Il Cardinale Mazzarelli

Maggio 28, 2010

Segretario generale della presidenza della Giunta regionale, Enrico Mazzarelli è il Cardinale di Gianni Chiodi, governatore della regione Abruzzo. Una fotocopia del duo Letta-Berlusconi. In fondo quando il presidente del consiglio dichiara che la manovra fiscale non chiederà agli italiani sacrifici e non prevederà tagli sui servizi, nello stesso momento Gianni Letta, Sottosegretario alla presidenza del consiglio, dichiara” la manovra che il governo varerà conterà una serie di sacrifici molto pesanti, molto duri che siamo costretti a prendere, spero in maniera provvisoria, con una temporaneità anche già definita, per salvare il nostro Paese dal rischio Grecia. Ci saranno agli alla spesa sanitaria e un ticket di 7 euro e mezzo per le prestazioni di assistenza specialistica ambulatoriale. Il finanziamento del servizio sanitario nazionale sarà ridotto di 418 milioni di euro per 2011 e di 1,132 miliardi per il 2012. Il ticket di 7,50 euro per ricetta per visite specialistiche decorrerà dal 1 luglio. Il ticket sarà di 3 euro per gli assistiti che hanno l’esenzione totale del ticket. Le quote fisse per ricetta saranno rideterminate rispettivamente in 6 e 2 euro a partire dal 1 gennaio”. E dopo le audi simili alle audi presidenziali, Gianni Chiodi ha chiesto ad Enrico Mazzarelli di fare il Letta contraltare. Quando il “folle sognatore” di Venturoni, assessore regionale alla Sanità, di trasmissione in trasmissione seminava il senso di una sanità eccellente con il nuovo ospedale di Giulianova, con quello di Sant’Omero salvato da una “Te.Am” di privati, società mista con il pubblico,  con quello di Atri tra mille ipotesi di respiro, di largo respiro senza maschera di ossigeno, il cardinale Mazzarelli, ricoverava lo smemorato Venturoni dietro la lavagna della politica cattiva maestra. Urlando che Giulianova non avrà mai il nuovo ospedale e forse e forse…. Una figura da figurino…mentre Venturoni dovrebbe avere il coraggio di una dimissione da scomunica reale. Il Cardinale Mazzarelli è il cardinale Mazzarelli. Un eroe del suo mondo,anzi, del mondo di Gianni Chiodi. Nell’ultimo consiglio provinciale dedicato al “futuro senza house” dei precari, per via di un senza lavoro, senza mutuo, senza casa, senza amore, senza sesso, perché Celentano e Claudia Mori, cantavano “Chi non lavora non fa l’amore”, Mazzarelli in una replica ai due precari sindacali che sventolavano una sbiadita bandiera…omeliava..”Non ho paura delle bandiere rosse”…che uomo, che crociato, che combattente…avrei voluto vedere Mazzarelli negli anni 70/80 quando c’erano veramente le bandiere rosse….quando il lavoro era veramente difeso dai sindacati, quando c’era spirito e solidarietà, quando Enrico Mazzarelli…forse sarebbe stato solo un  chierichetto.

Giancarlo Falconi

Il Porta a Porta d’Oro.

Maggio 2, 2010

Quanto ci costa il Porta a Porta della Te.Am?

Un aumento della Tia. Che strano paese il nostro, più sei bravo e più ti tirano le pietre, più sei virtuoso e più a Teramo ti aumentano le tasse sull’ambiente. Vi faccio un esempio. Tivoli. 55mila abitanti più o meno come Teramo.  Il comune delle Ville ; Villa D’Este, Villa Gregoriana, Villa Adriana. Il comune che premia chi ricicla. Si legge “Chi rispetta l’ambiente a Tivoli risparmia, ottenendo sconti e vantaggi economici nei negozi e in tutte le attività commerciali, artigianali e di servizio che aderiranno all’iniziativa. Il Comune di Tivoli e l’Asa spa lanciano l’Eco Club, un innovativo sistema che consentirà a tutte le famiglie del territorio comunale di risparmiare ogni anno fino a diverse centinaia di euro utilizzando la carta servizi dell’Asa. In vista della prossima apertura della nuova Isola ecologica in località la Prece (Bivio di San Polo), abbiamo voluto mettere insieme ecologia ed economia – ha aggiunto Giuseppe Di Tomassi, Presidente di Asa Tivoli spa – introducendo un sistema che premia i comportamenti virtuosi e sostiene l’ economia locale. Utilizzando la carta servizi dell’Asa le famiglie potranno ottenere un duplice beneficio: la riduzione sulla Tia e  gli sconti nelle spese quotidiane. Tutto ciò consentirà alle famiglie un risparmio annuo che potrà essere perfino superiore all’importo della Tia. In questo modo metteremo in pratica ancora di più un concetto fondamentale: chi inquina paga, chi rispetta l’ambiente risparmia”. L’anno scorso la Teramo Ambiente ha iniziato il Porta a Porta anche a Termoli. Nei primi mesi secondo la lettura dei giornali locali è stato un vero calvario. Si legge:” Comitati di cittadini e di quartiere si stanno mobilitando. Ci giunge notizia che le aziende del Nucleo Industriale stanno preparando un esposto denuncia per i rifiuti non ritirati. Gli amministratori di condominio sono sul piede di guerra. Le strade sono inondate di rifiuti gettati dai finestrini delle auto in corsa, e non si tratta solo di inciviltà, ma anche di una manifestazione di protesta, seppur inaccettabile. Aumentano le segnalazioni di elargizioni di mance agli operatori della Teramo Ambiente affinché ritirino i rifiuti di alcuni condomini o abitazioni private. Così c’è chi, come denuncia un lettore, è costretto a pagare i rifiuti due volte. I singoli problemi denunciati dai cittadini in questi giorni, a noi e alle testate giornalistiche locali, sono innumerevoli e vanno dall’eccessivo ingombro dei bidoni utilizzati per le abitazioni e le attività commerciali, alle difficoltà di turnazione dei condomini per il trasporto su strada dei contenitori, alla pulizia degli stessi, al comodato d’uso e tanto altro. Un sondaggio somministrato da un sito web locale ha riscontrato un risultato “bulgaro” contro il Porta a Porta adottato a Termoli”. Dopo un anno, esattamente il 19 Aprile 2010, il Sindaco di Termoli, Basso Antonio Di Brino,  ha chiesto alla Teramo Ambiente  di presentare il prima possibile un piano di fattibilità per la rimodulazione del servizio che preveda l’istituzione di isole ecologiche di prossimità videosorvegliate e la raccolta dell’umido (ed eventualmente anche del secco residuo) giornaliera. Teramo invece delle isole ecologiche,invece di imparare dagli errori fatti a Termoli, invece dei bidoni unici per condomini, sarà invasa dagli innovativi bidoncini che trasformeranno la nostra città in una bidon-ville. L’ironia è di costume ma di fronte a tanto riciclo non ritirato, vien voglia di fare uno scambio di politica.- Chi chiama Tivoli?

Giancarlo Falconi

Il ricordo del 6 Aprile senza rispetto…

aprile 7, 2010

Il vero momento del consiglio comunale è stato il minuto di silenzio.  L’eleganza del Prof. Befacchia per un senso e il rispetto verso le alte cariche presenti. Una minoranza senza voce. Senza la possibilità di esprimere un personale ricordo. Il resto parole prive di passione. Solo istituzionali. Molti di noi erano stati alla fiaccolata nel capoluogo ferito a morte. Molti di noi hanno vissuto la litania, il rosario, i colpi al cuore delle Campane silenti e fragorose, 308 rintocchi per 308 battiti senza vita. Un pianto. Venticiquemila persone che si consolavano a vicenda. Mille abbracci. Un unico abbraccio. Poi le parole. La protesta. Forte per L’Aquila abbandonata, L’Aquila senza futuro o con una lenta e confusa ricostruzione. Poi Teramo.Un consiglio comunale come gesto in omaggio alla sorella d’Abruzzo, mentre pochi commercianti chiudevano nel minuto dovuto. Una figuraccia senza tempo. Senza memoria. Le parole del Sindaco Brucchi  hanno avuto un proemio di lirismo. Li ci siamo sentiti emotivamente rappresentati dal nostro Primo Cittadino, che è apparso commosso e sincero. Poi le parole hanno il loro suono, il loro valore. Una musicalità e una fonia lontana da tre interventi simili nella loro inconsistenza. Un mio pensiero personale a Sua Eccellenza, il Prefetto di Teramo… Caro Dott. Soldà, come si possono definire le 308 anime, le 308 persone, le 308 vittime del terremoto del sei Aprile 2009, 308 Individui?

Noi abruzzesi abbiamo perso amici, fratelli, sorelle, genitori, nonni, nipoti, figli, conoscenti, amori, amanti, noi siamo morti quel giorno nero perché abbiamo smarrito il senso di tante emozioni. Rubato da un vento di responsabilità umane per un’irresponsabilità istituzionale. Sono le Istituzioni che devono darci delle risposte e confortarci. Gli individui sono elementi statistici della cultura sociale ma non hanno corpo, manichini di una vetrina culturale senza lacrime. Noi siamo ancora in lutto. Rispettateci.

Giancarlo Falconi

Il socio privato della Te.Am in un’inchiesta anti mafia.

aprile 5, 2010

Il socio privato della Te.Am la Enereambiente, che ricordiamo, è sotto gli occhi della minoranza in consiglio comunale per essere diventato socio senza una gara d’appalto a gettata europea e senza i progetti di scissione societaria, è nel mirino della prefettura di Napoli e della magistratura per uno strano giro di rapporti e appalti. Seguiamo attentamente alcuni passaggi chiave della vicenda campana. Il prefetto di Napoli , Alessandro Pansa ha firmato la seconda interdittiva antimafia per la SaBa Ecologia srl, una delle più grandi imprese per la raccolta di rifiuti nella regione Campania. Un provvedimento che obbliga gli enti locali a cessare i rapporti con la società interdetta e per legge invita i comuni, i quali abbiano rapporti con la società, a rescindere i contratti. I rapporti degli investigatori hanno in sintesi rivelato che la SaBa Ecologia è un’azienda sotto pressione camorristica da quando per accorpamento societario con la Campania Multiutility, ha dovuto assorbire il personale vicino al Clan Falanga di Torre del Greco. Una sorta di protezione contro il secondo Clan dei Di Gioia. Fabrizio Geremicca, giornalista del Corriere del Mezzogiorno scrive “ La prefettura rileva poi i rapporti dell’impresa di Sabatino con una società che sarebbe riconducibile al nipote di Lorenzo Nuvoletta. Torna in scena la vicenda del fitto di un deposito di automezzi a Sant’Antimo che sarebbe riconducibile ad esponenti del clan Puca. Un affiliato a questo clan ed un esponente dei Moccia, secondo gli investigatori, sarebbero stati inoltre sorpresi alla guida degli automezzi della ditta di Sabatino. L’interdittiva passa infine in rassegna l’elenco dei fornitori della SaBa: «Cooperativa San Marco (interdetta ai fini antimafia), Slia e Fineco (riconducibili al gruppo Colucci, gravato da interdizione antimafia), Gruppo Fontana (interdetto dall’antimafia perché ritenuto vicino al clan dei casalesi ), Langella (richiamata nello scioglimento dell’Asl Napoli 4 di Pomigliano in relazione a collegamenti con il clan Fabbrocino), Geoeco Spa (permeabile al clan dei casalesi perché ha assunto due parenti stretti di Gaetano Vassallo, noto imprenditore del gruppo Bidognetti), Mita spa (il cui liquidatore è stato deferito per associazione mafiosa), Oplonti Service, (gravata da interdittiva antimafia), Arzano Multiservizi (gravata da interdittiva antimafia) ed Enerambiente». Quest’ultima sarebbe riconducibile a un personaggio, A. D. O., indicato quale anello di congiunzione tra il clan D’Alessandro di Castellammare di Stabia e la Sacra Corona Unita”. Esiste il principio del dubbio?Teramo è una città che non conosce queste situazioni, che ha sempre vissuto lontano dall’ombra camorristica e mafiosa. La questione potrebbe diventare di allerta sociale. Chiedo al Sindaco di Teramo, Maurizio Brucchi di continuare la sua opera di garante e buono Amministratore, mostrando i certificati antimafia aggiornati della Enereambiente, il progetto di scissione societaria e di farsi garante sul socio privato della Te.Am… la Enereambiente di Napoli.

Giancarlo Falconi

Prostituirsi a Teramo

aprile 3, 2010

Ore 21 di un Giovedì qualsiasi a Teramo, di una sera qualsiasi, indecisi tra il cinema, il pub, un libro, un buon libro o comunque sempre le meravigliose due chiacchiere. Giro e rigiro con la macchina, Piazza Garibaldi, ponte San. Gabriele o viadotto Vezzola, Radio Lady ci offre un Baciami Ancora di Jovanotti e il mio sguardo si ferma di fronte alla piazzola di sosta di parcheggio di un noto, notissimo Show room di mobili. Due ragazze in abiti inequivocabilmente succinti fanno bella mostra del tutto compreso. Ho pensato ad una pubblicità originale per circa due secondi, nel frattempo ero arrivato oltre il semaforo dell’ospedale. Rigiro. Passo e ripasso. Mi fermo di fronte alla curiosità. Le macchine rallentano. Una ragazza la mora alta sale in un’automobile rossa. Scatta il cronometro. Nel frattempo ascolto nell’ordine: Che t’aggià di…Brivido Felino…Anche un uomo…Cohiba…Il negozio di antiquariato…Gli uomini non cambiano…esatto non cambiano perché mentre rientra dal suo tour la ragazza mora, circa 35 minuti dopo, la seconda, bionda e velina sale in una fiat Panda di due ragazzi. Scendo. Solita domanda. Risposta che varia tra i 50 e i 100 euro in casa. Poi ci sono degli extra che non vi racconto. Non vedo nessun uomo nascosto che possa sfruttare queste imprenditrici del sesso. Se volete una morale sul fatto che non è decoroso vedere due prostitute vicino al centro di Teramo, se volete un simile ragionamento avete sbagliato cantore. Se esiste un mercato è perchè ci sono i clienti. Non sarà un buon esempio, sarà un’immagine scadente del nostro globalizzato tessuto urbano, sicuramente l’Ass. al decoro segnalerà alle autorità un simile episodio, ma in questo momento a Teramo, la cultura e la società civile, la politica e la stampa “libera” sono tutti insieme sulla stessa strada.

Giancarlo Falconi

La Musica di un Dio di passaggio…

aprile 1, 2010

Grazie…

Il futuro cementato di Teramo Alta.

aprile 1, 2010

La politica del Cemento. Sinonimo di Politica del fare, del futuro, del privato che aiuta il pubblico, di un piano strategico, di un piano di sviluppo, di progresso, di globalizzazione. La politica del Calcestruzzo. Abbiamo scritto dei cartelli che indicavano Teramo alta. Abbiamo seguito le tracce di un’intervista di Riso Orsatti durante il tg di Teleponte all’Ass. Di Giovangiacomo. “Quei cartelli sono abusivi-disse due mesi fa il volenteroso assessore al traffico- informerò gli uffici competenti per farli rimuoverli”-chiosò con fare risoluto e autoritario. In realtà i cartelli sono ancora lì ad indicare il vuoto, lo stesso vuoto che secondo il Modello Teramo presentato a Milano  (Il Sole 24 ore e non il Giornale 24 ore) da Gianni Chiodi, Maurizio Brucchi, gli architetti Dante Benini e Luca Gonzo della Dante O. Benini & Partners Architects, Edovige Catitti dei Dg Aareal Bank, Ernesto Galeoni di Immobiliare 05, Stefano Mariotti, Gianluca Santilli e Franco Casarano managing partner di Ls Lexjus Sinacta, rappresenterà per la zona di Villa Romita secondo il piano del modello Teramo l’ideale per costruire nell’ordine: un Campus Universitario da 300 posti letto, un Hotel a cinque stelle e sessanta stanze e un condo-hotel che prevede la formula delle stanze in vendita fino ad un massimo di 40, un centro sportivo con campi da calcio, pallavolo, tennis, piscina semi-olimpionica), un asilo per l’infanzia, un’area adibita a commercio di quartiere. Il masterplan è al vaglio del Comune di Teramo. L’investimento è di circa 50 milioni di euro. L’Architetto Bernini prevede di andare in appalto per l’autunno del 2010 e concludere i lavori in quattro-cinque anni. Presto in consiglio comunale. Le colline sono verdi nella regione verde d’Europa. Intanto i cartelli indicano il futuro di Teramo. Le colline erano verdi come il talento dei romani.

Giancarlo Falconi

Il Sindaco Brucchi cambia cognome

aprile 1, 2010

Oggi 1 Aprile l’Ufficio del Gabinetto del Sindaco di Teramo, Maurizio Brucchi, tramite i funzionari dell’anagrafe dello stesso Comune.. hanno comunicato il cambiamento di cognome del primo cittadino. A rispetto della Legge sulla Trasparenza e sulla realtà dei riflessi, delle sculture, delle banche cooperative… il Sindaco Brucchi ha regolarizzato finalmente un’identità nascosta. Maurizio Brucchi aggiungerà al suo cognome quello della famiglia Tancredi. Al nuovo Maurizio Brucchi Tancredi vanno gli auguri di tutta la redazione di Teramonews per il proseguo del lavoro amministrativo fondato sull’incondizionata indipendenza e sulla partita doppia tra Piazza Orsini e via del Frustolo…

Giancarlo Falconi